200 beneficiari S.A.I., 2000 aquiloni, 8 città di 3 diverse province,
oltre 6000 bambini e ragazzi,
più di 800 tra operatori sociali, scolastici e volontari.
200 beneficiari S.A.I., 2000 aquiloni, 8 città, oltre 6000 bambini e ragazzi, più di 800 tra operatori sociali, scolastici e volontari. Dopo il riscontro e il successo della prima edizione, in termini di partecipazione, impatto sulle comunità e risonanza mediatica, sono questi alcuni numeri del “2° Festival degli Aquiloni. Multicultura, in gioco!” che si svolgerà dal 15 maggio al 29 maggio prossimi. Si tratta di un evento di sensibilizzazione itinerante organizzato dalla Iblea Servizi Territoriali Soc. Coop. Sociale, nell’ambito dei progetti territoriali della Rete S.A.I. (il Sistema di accoglienza e integrazione del Ministero dell’ Interno) che da ente attuatore gestisce, insieme ai Comuni di Calascibetta, Carlentini, Catenanuova, Centuripe, Enna, San Gregorio di Catania, Troina, enti questi titolari e/o partner dei progetti di accoglienza integrata, e al Comune di Leonforte. Le 8 tappe toccheranno così ben tre province.
Per questa seconda edizione, oltre a decine e decine tra partner territoriali ed Istituti scolastici, il Festival vanta: il riconoscimento dell’UNAR – l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri; il patrocinio della Legacoop e del Rocca di Cerere Geopark – Unesco; il sostegno di BPER; Eurospin Italia come main sponsor e Decathlon Italia come main partner. La UISP – Unione Italiana Sport per Tutti, il CAI – Club Alpino Italiano, l’ AUSER, Legambiente, Libera Contro le Mafie e Il Solco sono, invece, insieme a Compagnia Joculares – Artisti di strada, Bedda Radio, 94018.it ed EnnaPress.it, gli event partner.
Il mondo dell’accoglienza si unirà al mondo dell’associazionismo e, soprattutto, della scuola per condividere i valori “in gioco”: quelli della multiculturalità, della pace tra i popoli e della libertà. Gli stessi promossi dalla Campagna di sensibilizzazione della Iblea Servizi Territoriali, e leitmotiv dell’evento, “We Have a Dream”.
Sono, infatti, coinvolti – oltre che la Rete dei partner e degli “Amici” del S.A.I. - gli alunni e gli studenti degli Istituti scolastici locali: a Calascibetta, l’Istituto Comprensivo “S. Chiara”; a Carlentini, l’Istituto Comprensivo “Carlo V” e l’Istituto Superiore “P.L. Nervi” – Liceo Artistico; a Catenanuova e a Centuripe, l’Istituto Comprensivo “Fermi-Leopardi”; a Leonforte, l’Istituto Comprensivo “D. Alighieri”; a Enna, l’Istituto Comprensivo “S. Chiara”, l’Istituto Comprensivo “E. De Amicis”, l’Istituto Comprensivo “Neglia-Savarese”; a San Gregorio di Catania, l’Istituto Scolastico “M. Purrello” e il Liceo Artistico “E. Greco”; a Troina, la Direzione Didattica Statale e l’Istituto Omnicomprensivo “Don Bosco – E. Majorana”.
A fare da location per le tappe del Festival saranno: piazza Sant’Anna, il 15 maggio a Carlentini; piazza Immacolata, il 17 maggio a San Gregorio di Catania; lo Stadio comunale, il 21 maggio a Leonforte; piazza Umberto I, il 22 maggio a Calascibetta; il Campo di atletica “T. Pregadio”, il 23 maggio a Enna; piazza Falcone-Borsellino, il 27 maggio a Catenanuova; piazza Duomo, il 28 maggio a Centuripe; lo Stadio comunale “S. Proto”, il 29 maggio a Troina.
Ciascun luogo, nelle mattine delle giornate in calendario, si trasformerà in uno spazio multicolore dove risalteranno le bandiere della pace cucite direttamente dai beneficiari in accoglienza S.A.I. e le centinaia di aquiloni che spiccheranno il volo, tra questi anche quelli realizzati dalle scuole e che riporteranno messaggi da “lanciare” in alto.
L’iniziativa da parte degli organizzatori, prendendo spunto dal libro “Il Cacciatore di aquiloni” di Khaled Hosseini - la cui trama è ambientata in Afghanistan, Paese di origine di molti rifugiati arrivati in Italia perché costretti ad abbandonare il proprio Paese – trova così negli aquiloni, e quindi nel “gioco”, un espediente per abbattere simbolicamente qualunque barriera, promuovere una riflessione sui temi delle migrazioni e dell’accoglienza, abbattere qualunque forma di discriminazione e favorire concretamente l’inclusione.